TERUMA 5780 : 7 LEZIONI
Questo Shabbàt 29 Febbraio 2020, 4 Adàr 5780, leggeremo la Parashà di Terumà Es. 25,1-27,19.
Si legge l’Haftarà di Melakhìm 1: 5, 26-32; 6, 1-13
(a pagina 442 del volume Shemòt edizioni Mamash).
La Parashà di Terumà è composta da 146 versetti.
La Parashà di Terumà contiene 2 comandi e 1 divieto.
In memoria di Yaakov ben Shelomo
לעילוי נשמת אבי מורי ורבי ועטרת ראשי
יעקב בן שלמה ורחל
UN MESE FORTUNATO
Un rabbino incontra una coppia e chiede loro quanti figli hanno.
“Non siamo ancora stati benedetti con la prole”, risponde la donna.
“Allora dimmi il tuo nome e quello di tuo marito, così metterò un biglietto nel Kotel (Muro Occidentale) per una benedizione”, risponde il rabbino.
Cinque anni dopo incontra di nuovo la donna e le chiede: “Allora, come sta la famiglia?”.
“Bene, rabbino, siamo stati benedetti con 10 bambini, due parti gemellari e due trigemini”.
“Fantastico! Vorrei congratularmi con tuo marito. Dov’è?”
“È in Israele”, risponde lei
“Cosa ci fa lì?”, chiede il rabbino.
“È alla ricerca del biglietto che ha messo nel muro!”.
Dice il Talmud: colui che vuole avere successo nel lavoro pianti un Adàr (tipo di pianta). Secondo l’interpretazione dei commentatori la frase va intesa in questo modo: si pianti nel mese di Adàr, o anche si firmi nel mese fortunato per Israèl, che è Adàr. In sostanza i saggi del Talmud ci vogliono dire che ogni decisione, contratto o acquisto firmato nel mese di Adàr, il mese positivo per eccellenza, sicuramente avrà successo. Pertanto se abbiamo delle grandi decisioni da prendere o dei contratti da chiudere, affrettiamoci soprattutto adesso che siamo all’inizio di questo splendido mese. Tuttavia, sarebbe legittimo chiedersi, ma che cosa c’entra questo mese fortunato, Adàr, con la parashà di Terumà?
Un Albero Di Follia
La parashà di Terumà ci istruisce nella costruzione del Mishkàn, il Santuario che Israèl trasportava nel deserto. I muri del Mishkàn erano costruiti con assi in legno, derivate da alberi di cedro.
Possiamo trarre un grande insegnamento di vita proprio dall’uso degli alberi di cedro per il Mishkàn. La Torà, infatti chiama gli alberi di cedro “atzè shittìm”. E proprio questo nome ci aiuta a comprendere la lezione che gli alberi di cedro ci insegnano. La parola ebraica “shittìm” deriva dalla parola “shtut”, follia!
I Saggi insegnano che una persona non pecca, finché non viene stimolata da un pensiero folle, stolto. Ogni persona infatti, in cuor suo, desidera ardentemente unirsi ad Hashèm e fare la Sua Volontà. Ma allora quale pensiero stolto potrebbe spingere una persona a peccare? La risposta è che questo “pensiero folle” non è altro che lo yètzer harà, “l’istinto al male”! Il cui compito è anche quello di cercare di convince ogni essere umano che può commettere un peccato e, allo stesso tempo, continuare ad essere unito ad Hashèm. Così seducente è la sua opera che spesso una persona non ne realizza la falsità e soprattutto non realizza coscientemente la “pura follia” che è implicita nella visione tra uomo e Dio del nostro “istinto al male”. Questo appena descritto è solo un tipo di “shtut”, follia, poiché esiste, incredibilmente, anche uno “shtut positivo”. Difficile crederlo… no? Come può esistere una follia positiva?
Fare Del Bene Senza Pensare
Tuttavia se ci riflettiamo un attimo, essere folli positivamente significa fare le cose senza ragionare troppo. A volte, infatti, agire senza pensare può essere positivo. Per esempio, prima che Israèl ricevesse la Torà disse: “Naassè venishmà”, “Faremo e ascolteremo”. Ossia, il popolo ebraico promise di adempiere alle mitzvòt senza aspettare di sentire ciò che Hashèm avrebbe detto esattamente di fare. Una “gigantesca cambiale in bianco”! Questo non sarebbe un ottimo esempio di follia? Eppure Israèl promise di seguire i comandamenti di Hashèm prima di sapere quali sarebbero stati. Ossia, il popolo ebraico si prese la responsabilità di agire secondo un incredibile numero di norme, precetti di vario tipo, al fine di contribuire a rettificare l’umanità per i secoli a venire, senza sapere e conoscere le incredibili implicazioni. Questa è stata una “follia positiva”, poiché si fondava sul “kabalàt ol”, ossia prendere su di sé la decisione di adempiere alle volontà di Hashèm, solo perché questa è la Sua Volontà. Punto! Niente altro serve o sarebbe servito.
Questo ci insegna che per essere “positivamente folli” è fondamentale essere collegati con Hashèm, proprio come lo era il popolo ebraico sul monte Sinày durante il dono della Torà. Solo così possiamo “fare e poi ascoltare”, solo in questo modo possiamo sperare di aver successo.
Ogni persona ha un Mishkàn, Santuario nel cuore. Come il Mishkàn era costruito con alberi di cedro, “follia”, allo stesso modo noi possiamo costruire il nostro Santuario, insegnando alla parte di noi collegata con la follia dello “yètzer harà” a comportarsi guidata da una “buona follia”, in modo da realizzare la dimora di Hashèm in questo mondo.
Questo desiderio divino sarà completato con l’arrivo di Mashiakh presto nei nostri giorni.
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Nuova lezione bomba di questa settimana
ALLA RICERCA DELL’ARCA PERDUTA
Perché le Tavole Non Sono in Semicerchio?
Nuova lezione di questa settimanayoutube: https://youtu.be/QhwGvMitd-sALLA RICERCA DELL'ARCA PERDUTAPerché le Tavole…
Gepostet von Shlomo Bekhor am Donnerstag, 27. Februar 2020
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TERUMA:
I TRE STRATI DELL’ANIMA
Al seguente link la pagina web della lezione sulla nostra parashà in formato mp3:
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Non a caso la Torà viene chiamata così che nella lingua santa vuole dire HORAÀ – INSEGNAMENTO.
La Torà non è mai obsoleta perché è la parola di Dio che è al di sopra del tempo ed è immutabile perciò anche i suoi precetti sono ETERNI al di sopra del tempo. Bisogna solo entrare nella profondità del precetto e “spogliarlo” dal suo contesto per poterlo riportare in un altro contesto pratico e terreno.
A proposito del divieto di non prendere corruzione, è dovuto al fatto che perfino un onesto se riceve un favore da uno dei contendenti il suo cervello diventa storto senza volerlo, come è scritto nell’Esodo (23, 8): “poiché la corruzione acceca perfino i saggi e deforma i giusti”…
Shabbat Shalom
Rav Shlomo Bekhor
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La lezione approfondisce questi punti, attingendo da fonti midrashiche, testi di mistica ebraica e khassidici, in una cornice unica, chiara e comprensibile per tutti, alla luce degli insegnamenti dei grandi Maestri dell’ebraismo.
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Secondo l’interpretazione dei commentatori la frase va intesa come: si pianti nel mese di Adar, oppure che firmi i contratti nel mese fortunato per Israèl che è il mese di Adar che è iniziato oggi.
Infatti ogni decisione, contratto o acquisto firmato nel mese di Adar, il mese positivo, sicuramente avrà successo. Se abbiamo in ballo delle grandi decisioni da prendere o dei contratti da chiudere, affrettiamoci poiché siamo all’inizio del mese.
La parashà di Terumà ci istruisce nella costruzione del Mishkàn, il Tabernacolo che è il Santuario che Israèl trasportava nel deserto. I muri del Mishkàn erano costruiti con assi in legno, derivati da alberi di cedro.
Possiamo trarre un insegnamento dall’uso degli alberi di cedro per il Mishkàn. La Torà chiama gli alberi di cedro Atzei shittìm e questo nome ci aiuta a comprendere la lezione che gli alberi di cedro ci insegnano. La parola ebraica shittà deriva da shtut – follia.
I Saggi insegnano che una persona non pecca, finché non viene stimolata da un pensiero folle, stolto. Ogni ebreo desidera unirsi ad Hashem e fare la Sua Volontà. Ma allora quale pensiero stolto potrebbe spingere una persona a peccare? Il yetzer harà che cerca di convincerla che può commettere il peccato e continuare a essere unita ad Hashem. La persona non sempre realizza che ciò non è vero, e che crederci è pura follia.
Questo è un tipo di shtut, ma esiste anche uno shtut positivo. Come può esistere una follia positiva? Le cose buone non possono essere folli.
Essere folli significa fare le cose senza pensare. Ma a volte agire senza pensare può essere positivo. Per esempio, prima che Israèl ricevesse la Torà disse: naasè venishmà, faremo e ascolteremo. Essi promisero di adempiere alle mitzvà senza aspettare di sentire ciò che Hashem avrebbe detto loro di fare.
Questa era una follia? Beh, gli ebrei non potevano immaginarsi ciò che Hashem avrebbe chiesto loro, prima di fare la promessa. Essi promisero di seguire i comandamenti di Hashem prima di sapere quali sarebbero stati. Questa è una shtut positiva.
Un shtut positivo è la kabalàt ol, ossia prendere su di sé la decisione di adempiere alle mitzvòt di Hashem, e studiare la Torà solo perché questa è la Volontà di Hashem.
La Parashà di Terumà tratta in sintesi i seguenti argomenti:
HaShèm impartisce a Moshè il comando di raccogliere dal popolo le offerte delle materie prime necessarie per l’edificazione del Mishkàn, (il Tabernacolo), dei suoi arredi, dei suoi utensili e dei suoi tendaggi.
HaShèm comanda la costruzione dell’arca santa, in cui saranno custoditi le Tavole della Legge,del tavolo dei pani di presentazione e del candelabro a sette bracci.
HaShèm ordina,quindi,il confezionamento dei tendaggi e delle assi per le pareti che costituiranno la struttura dell’edificio.In seguito parla del divisorio di partizione, una sorta di sipario che dividerà il Santo dal Santo dei Santi.
La Parashà si conclude con l’ordine di fabbricare l’altare di rame, detto anche l’altare dell’olà, sul quale verranno eseguiti i sacrifici.
MIDRASHIM
Donare per elevarsi.
(a pagina 685 del volume Shemòt edizioni Mamash).
Il significato simbolico del Mishkàn.
(a pagina 689 del volume Shemòt edizioni Mamash).
APPROFONDIMENTI KHASSIDICI
Singolarità e peculiarità.
(a pagina 754 del volume Shemòt edizioni Mamash).
HaShèm risiede fra noi.
(a pagina 758 del volume Shemòt edizioni Mamash).
Uno per tutti.
(a pagina 750 del volume Shemòt edizioni Mamash).
TERUMA 5771 – I TRE STRATI DELL’ANIMA
La visione del mondo secondo il Tanya: l’oro è più brillante se insieme al legno e non da solo.
TERUMA 5770 – EDUCAZIONE: DEMONI O ANGELI?
Perché alcuni figli crescono educati con valori, ed altri no? Il valore dell’educazione e di un ambiente famigliare sano, fondato sulla Torà, è la base per una crescita positiva di un figlio.
TERUMA 5769 – 1990: INCONTRO CON IL DALAI LAMA E GLI EBREI!
Il Segreto delle stanghe dell’Arca Santa. Perché l’Arca Santa doveva essere sempre pronta per viaggiare e avere i bastoni dentro?
TERUMA 5768 – TRE MATERIALI X TRE TIPI DI ESILIO
Qual è la relazione tra gli esilii e la costruzione del Tabernacolo? Il significato dei tre materiali: oro, argento e rame.
TERUMA 5767 – LA FORZA DEL LEGAME CON HASHEM!
Il Santuario: una casa per Hashem, una casa per ogni ebreo. Il legame unico ed inscindibile che ogni ebreo ha con D-o.
TERUMA 5766 – TZEDAKKA: QUALITÀ E NON QUANTITÀ
Come imparare a valorizzare la Tzedakkà! Il valore della decima: dettagli e significato.