Il vino dei non ebrei
All’interno delle regole della Kasherut si possono spesso riconoscere le regole in base all’attenzione agli ingredienti piuttosto che al rischio di assimilazione derivanta dal mangiare cibi “comuni”.
TERUMA: LA FORZA DEL LEGAME CON HASHEM!
Il Santuario: una casa per Hashem, una casa per ogni ebreo. Il legame unico ed inscindibile che ogni ebreo ha con D-o.
MISHPATIM: IL RISPETTO DEL CORPO
Gli insegnamenti innovativi del Baal Shem Tov sull’importanza di elevare il corpo per avvicinarsi ad Hashem, rispettandolo in ogni momento!
Bishulakum
E’ vietato agli ebrei mangiare cibo cucinato da non ebrei, anche se risultasse completamente kasher e cotto in cucine kasher.
Pat Israel
Rav Bekhor ci spiega che diversamente da altri cibi, il pane gode di alcune facilitazioni al consumo quando questo sia preparato da non ebrei. Ci sono però da capire i motivi ed i limiti di queste facilitazioni.
Tevilat Kelim
Usare le stoviglie in maniera corretta è importante, ma lo è anche renderele kasher in modo corretto.
Carne e Latte – Nat bar Nat
Uno dei problemi che quotidianamente ci si trova ad affrontare quando si ha una cucina kasher con stoviglie dedicate alla carne è come comportarsi quando per errore si cucina qualcosa con le pentole sbagliate.
MIHU YEHUDI – CHI E EBREO?
Sin dalla nascita dello Stato di Israele si è posto all’ebraismo mondiale un problema che, pur presente anche in precedenza, ha assunto una drammaticità estrema: CHI E’ EBREO? Pochi anni prima proprio il nazismo ne aveva dato una definizione puramente biologica che prendeva in considerazione la fede dei genitori e dei nonni. Il problema dell’ebraicità…
Halav Israel
Tra i tanti problemi di Kasherut, quelli che riguardano il latte ed i suoi derivati sono tra i pi? oscuri. Rav. Bekhor ci parla del concetto di “Halav Israel”
VAYEKHI: LA FORZA SPIRITUALE DI YAAKOV
Yaakòv fa giurare a suo figlio Yossèf di essere seppellito in Israele. Il giuramento, non costituisce un atto di sfiducia, quanto un modo per rafforzare, con assoluta certezza, l’azione richiesta al figlio. La sua volontà di non restare legato all’Egitto, ma di riconoscere la propria funzione spirituale di essere al di sopra dell’esilio, per poter salvare i figli, riscattandoli dall’esilio. Viene analizzata la differenza spirituale di Yaakòv e Yossèf, in relazione all’esilio. Ogni anima, in funzione della propria specifica natura, ha un diverso livello spirituale di servizio verso D-o.