VAYAK’HÈL: SANTIFICARE IL TEMPO, PRIMA DELLO SPAZIO
Perché vengono analizzate prima le regole dello Shabbàt e poi le regole del Tabernacolo?
Alcuni punti della lezione:
1. In quale giorno del calendario ebraico Moshè scende dal Monte Sinài con le tavole della legge, per la terza volta?
2. Qual è la prova tangibile del perdono divino verso il popolo ebraico?
3. Moshè aspetta il giorno seguente dal rientro dal Monte Sinài per illustrare le regole. Perché?
4. Chi era Betzalèl?
5. Quando si lavora e si ottengono guadagni, un tale successo è legato al solo impegno dell’uomo? Quando le cose vanno bene nell’uomo nasce la convinzione che sia merito suo, mentre quando vanno male è colpa di Hashem.
6. Nel creare il mondo Hashem ha creato due limiti: lo spazio e il tempo. Shabbat rappresenta la santificazione del tempo e il Santuario la santificazione del tempo. Shabbat viene prima rispetto al Santuario. Perché?
7. Nel mese di Nissàn non si leggono le Suppliche. Perché?
Riassunto.
Perché vengono analizzate prima le regole dello shabbat e poi le regole del Tabernacolo?
Vayak’hèl significa “raduno”. L’azione compiuta da Moshè per dare tutti gli insegnamenti al popolo.
Nella vita quando c’è un evento importante bisogna concentrarsi con grande devozione. Il popolo ebraico era talmente coinvolto dalla consegna delle leggi, a tal punto da indurre Moshè ad aspettare il giorno dopo della discesa dal Sinai.
L’importanza di santificare lo Shabbat e il legame con i guadagni derivanti dal lavoro.
Shabbat è rappresenta la santificazione del tempo, il Santuario dello spazio.
L’importanza del mese di Nissàn, dall’uscita dall’Egitto all’inaugurazione del Mishkàn.
Link per ascoltare la lezione (o effettuare il download):
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in memoria di mio nonno Shlomo ben Hana Bekhor
Chi volesse dedicare una lezione mp3 alla memoria o in onore di un lieto evento, può contattarmi shlomo@mamash.it
Rav Shlomo Bekhor
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rav Bekhor