3 DI TAMMUZ/BALAK: PARTE I + PARTE II

6 Luglio 2011 0 Di RebShlomo

Fabrenghen + shiur: una splendida lezione diversa dalle altre e più lunga!
Un omaggio al Rebbe insieme ad un approfondimento mistico sulla parashà di Balak e l’avvento dell’Era Messianica!

PARTE I –  REBBE: ACCENDERE LE ANIME!

1. Prima di “passare” il Rabbi di Lubavitch disse ai khassidim “Ho fatto quanto ho dovuto, ora tocca a voi fare la vostra parte”. Il Talmud ci insegna infatti che la guida spirituale, lo tzaddik, di ogni generazione in realtà non abbandona mai quella generazione e che i suoi insegnamenti restano vivi per sempre. L’esempio ci viene dato da 3 toccanti storie del Rebbe.

2. Negli anni ’60 una coppia di ebrei khassidici sopravvissuta ai campi di sterminio, si trasferì a New York per iniziare una nuova vita e lasciarsi alle spalle il tragico passato. Non conoscevano il Rebbe di Lubavitch, ma una notte, di fronte ad un improvvisa malattia che aveva colpito loro figlia, il padre disperato pregò, chiamando in causa la “guida della generazione”; un’ora dopo ricevette una telefonata da parte di una persona sconosciuta: il segretario del Rebbe di Lubavitch, su indicazione della guida spirituale, gli riferiva un importante suggerimento per far curare la figlia.

3. Negli anni ’70 Yehudà Avner, grande stratega, aveva deciso di recarsi dal Rebbe di Lubavitch per ricevere consigli su diverse questioni politiche. Essendo Avner di origini khassidiche, ad un certo punto il Rebbe disse “tu ci conosci così bene, perché non diventi un chassid?”. Il Rebbe spiegò che il suo impegno era di fare in modo che ogni persona potesse compiere la missione per la quale Ha-shem l’ha creata; riportò l’analogia di un blocco di cera con una miccia che diventa una candela solo vicino al fuoco. Siamo noi a dover trovare la forza per trasformarci ed accendere la nostra anima!

4. Un famoso scrittore israeliano, assai critico verso Israele, venne condotto un giorno davanti al Rebbe; ricevette una grande accoglienza e una benedizione, nonostante la sua posizione politica. Il Rebbe gli disse che “la verità sarebbe arrivata un giorno” e gli chiese inoltre se stava pensando al livello della sua anima. Cinque anni dopo, lo scrittore, prima di morire, scrisse un ultimo articolo per un quotidiano: in esso faceva menzione della potente luce che nasceva dall’amore del Rebbe di Lubavitch, di come questa avesse risvegliato progressivamente la sua anima. Tutti noi abbiamo il dovere di chiederci ogni giorno come stiamo nutrendo la nostra anima!

PARTE II – PERCHÈ IL CUORE NON PUO RIVELARSI NELLA PAROLA?

1. Nella parashà di Balak si trova un riferimento esplicito all’Era Messianica.  Lo Zohar riferisce che dobbiamo aspettare Mashiakh in ogni momento, con fervore; il Maimonide in merito afferma che “chiunque non creda in lui e non faccia ogni sforzo possibile per avvicinarlo, sta negando l’ebraismo in sè”. Perché allora non conosciamo il momento in cui verrà?

2. Nei sei giorni della settimana Ha-shem agisce nel mondo materiale restando a livello della parola. Quando si entra nello Shabbat ci si eleva dalla materia, passando dal livello della parola al livello spirituale: tale condizione superiore rappresenta un assaggio dell’era messianica!

3. Nell’Era Messianica non percepiremo più la lontananza da Ha-shem, saremo però privati del libero arbitrio; non potremo apportare dei cambiamenti al mondo materiale per tornare alla dimensione originaria. Prima infatti che Ha-Shem creasse il mondo “lo spirito divino” aleggiava su di esso. Lo spirito di D-o costituisce l’essenza dell’Era Messianica.

Riassunto.

Fabrenghen+shiur: una splendida lezione diversa dalle altre! Un omaggio al Rebbe insieme ad un approfondimento mistico sulla parashà di Balak e l’avvento dell’Era Messianica!

Link per ascoltare la lezione (o effettuare il download):

Link video:

*

in memoria di mio nonno Shlomo ben Hana Bekhor

Chi volesse dedicare una lezione mp3 alla memoria o in onore di un lieto evento, può contattarmi shlomo@mamash.it

Rav Shlomo Bekhor