MIKKETZ: 3 LEZIONI PRECEDENTI

17 Dicembre 2011 0 Di DavidYosef

Questo Shabbàt 30 Novembre, 27 del mese di Kislèv leggeremo la Parashà di Mikkètz.

La Parashà di Mikkètz tratta in sintesi i seguenti argomenti:

Due anni dopo che il capo del coppiere viene liberato dalla prigione, il faraone fa due sogni, di cui nessuno riesce a interpretare il messaggio.
Il coppiere si ricorda di Yossèf che, chiamato dalla prigione, riesce ad interpretare i sogni del faraone. Secondo Yossèf, sette anni di abbondanza saranno seguiti da sette anni di carestia che consumeranno la ricchezza dei primi. Yossèf, dunque, consiglia di nominare nel paese dei responsabili che conservino il raccolto degli anni abbondanti. Yossèf all’età di trent’anni viene nominato viceré dal faraone. Matrimonio tra Yossèf e Ossenàt; nascono due figli: Menashè ed Efràim. Gli anni d’abbondanza portano benessere e Yossèf immagazzina quantità innumerevoli di grano, ma gli anni di carestia sono molto duri; giungono persone da tutto il mondo in Egitto per acquistare il cibo delle riserve.
Ya’akòv manda i figli in Egitto a comprare il grano, tenendo a casa solo Binjamìn. Yossèf li riconosce, ma essi no; parla loro con durezza accusandoli di essere delle spie. Per ottenere il permesso di tornare in patria devono garantire di portare con sé il fratello minore nel successivo viaggio. I fratelli ricordano la vendita di Yossèf e se ne pentono. Yossèf lascia andare tutti tranne Shim’òn, dando loro cibo e rimettendo nei loro sacchi il denaro portato per acquistare il grano.
La carestia costringe i fratelli di Yossèf a tornare in Egitto. Solo dopo una lunga discussione con i figli e con la garanzia di Yehudà, Ya’akòv acconsente a lasciar partire Binjamìn. I fratelli si presentano a Yossèf per restituirgli il denaro ritrovato nei loro sacchi. Yossèf lo rifiuta, dicendo che si tratta di un dono di HaShèm. Yossèf si commuove alla vista di Binjamìn. I fratelli si fermano per un banchetto, dove Binjamìn gode di un trattamento di favore. Il sacco di ogni fratello viene riempito di cibo e sul fondo viene rimesso il denaro portato per comprare provviste. Per ordine dello stesso Yossèf, nel sacco di Binjamìn viene messa la particolare coppa. I fratelli vengono accusati di furto e Yossèf stabilisce che il proprietario del sacco in cui sarà ritrovata la coppa sarà fatto schiavo. La coppa è nella sacca di Binjamìn. Ritornati tutti da Yossèf, si prostrano a lui e si offrono come schiavi al posto del fratello minore. Yossèf, però, ripete che solo chi è stato trovato in possesso della coppa sarà punito.

Si legge l’Haftarà di Zekharià 2,14-4,7

MIDRASHIM

Tra Potere Terreno e Progetto Divino (Bereshìt 41,39-44)
Midràsh Haggadòl 50 e Bereshìt Rabbà 90
(a pagina 671 del volume Bereshìt edizioni Mamash).

Sette Anni di Abbondanza, Sette Anni di Carestia (Bereshìt 41,47-49)
Bereshìt Rabbà 90; Midràsh Haggadòl 41; Midràsh Haggadà 41
(a pagina 673 del volume Bereshìt edizioni Mamash).

SIKOT

Tra un Sogno e l’Altro
(a pagina 742 del volume Bereshìt edizioni Mamash).

L’Illusione dell’Esilio
(a pagina 746 del volume Bereshìt edizioni Mamash).

Di Madre in Figlio
(a pagina 747 del volume Bereshìt edizioni Mamash).

MIKKETZ 5771 – SOGNI: DUE FACCE OPPOSTE DELLA STESSA MONETA
Il sogno è condizionato spesso dalla vita quotidiana e non necessariamente ha un valore reale. Il Talmud nel trattato Berachot dice: “Cosa significa un sogno?”. Il Talmud riporta che i sogni non hanno un riflesso reale nella vita, ne sono spesso una distorsione, ma al contempo certi sogni possono essere un messaggio dal Cielo e avere importanti conseguenze. Dalla vicenda di Yossèf, attraverso gli insegnamenti chassidici, viene approfondita l’ambivalenza dei sogni, arrivando a riconoscerne il lato negativo e quello positivo, l’analogia con l’esilio, con il mondo, e il significato del Tikkun.

MIKKETZ 5770 – SOSTANZA CONTRO BELLEZZA
I dettagli dei sogni di Yossèf. Un percorso ricco di insegnamenti talmudici e halachici, che ci portano ad analizzare il criterio delle priorità nella Torà e nella nostra vita: l’importanza dell’essenza profonda, della sostanza. La prevalenza della consistenza sulla superficialità e la bellezza. Anche i greci come gli egizi davano precedenza alla superficialita esteriore piuttosto che all’essenza, esattamente l’opposto rispetto all’ordine di priorita della Torah. Il valore di khanukkà, come vittoria della spiritualità sul materialismo.

MIKKETZ 5766 – IL MIRACOLO DI KHANUKKA
La grandezza di Yossèf sta nella comprensione che dietro i sogni si nasconde un messaggio da D-o, per poter salvare tutto il mondo! Infatti solo l’Egitto aveva il nutrimento sufficiente per salvare il mondo. Il faraone era così importante, a tal punto che i suoi sogni impattavano su tutto il mondo. I consigli di Yossèf sono il completamento stesso dei sogni. Il rapporto tra il miracolo di Khanukkà e il fare le mitzvot. L’unicità del popolo ebraico. Il legame tra Mikketz e khanukkà, il significato dei lumi e il miracolo di D-o. Il rapporto con D-o è come uno specchio, all’impegno divino per noi, dobbiamo rispondere con saper dare sempre il massimo per Lui!