KI TISSA: IDOLATRIA = INGANNEVOLE RIEMPIMENTO
Psicologia nella Torà.
Perché ogni impulso e ogni vizio che ci domina è una forma sottile di idolatria?
Alcuni punti della lezione:
1. Il popolo ebraico, 40 giorni dopo il Matàn Torà, compie il peccato del vitello d’oro. Pur sembrando una forma di idolatria banale, viene considerato in assoluto il peccato peggiore della storia del popolo di Israel. Perché è così grave?
2. Il Maimonide per comprendere l’idolatria racconta la storia di Avraham quando era immerso in essa.
Qual è l’importanza di questo dettaglio storico a livello halachico? Che cosa è l’idolatria?
3. Nell’idolatria ci sono due componenti: da una parte c’è il bisogno di colmare un vuoto, dall’altra c’è l’attribuzione di valori assoluti ad oggetti o persone. Ci sono esempi nella vita quotidiana di forme di idolatria?
4. Maimonide dice che per convincere i bambini a studiare la Torà, è bene dare loro dei piccoli doni. Perché abituare male i giovani e studiare solo per un interesse?
5. Le persone presentano diversi impulsi: i vizi, l’avidità, il voler dominare gli altri, ecc. Che cosa ci insegna la Torà relativamente ad essi? Questi bisogni sono negativi in assoluto e cosa nascondono? Qual è l’origine dei vizi e delle ossessioni?
Riassunto.
Perché ogni impulso e ogni vizio che ci domina è una forma sottile di idolatria?
Il peccato del vitello d’oro: la colpa più grave? Da dove nascono i vizi e le ossessioni?
L’idolatria si compone di due parti:
1. la giusta esigenza di colmare un vuoto.
2. l’atto di riempire questo vuoto con persone o cose alle quali attribuiamo un valore superiore a quello effettivo.
L’esempio di Avraham immerso nell’idolatria: inizialmente riempiva il vuoto interiore, dovuto alla necessità di un rapporto con l’infinito, con gli idoli. Crescendo ha cercato il legame con Hashem.
Il peccato del vitello d’oro fu grave in quanto si basava sulla soddisfazione per mezzo di un idolo di una mancanza sentita dal popolo ebraico. Non dobbiamo colmare il vuoto interiore con false esigenze e valori non assoluti!
Idolatria significa SOLO dare a persone o oggetti un valore superiore a quello reale, colmando esigenze vere dell’anima con vuote illusioni, sostituendo D-o con elementi materiali.
Una lezione basata sugli insegnamenti del Rebbe di Lubavitch.
Link per ascoltare la lezione (o effettuare il download):
Per vedere il video della lezione clicca qui:
*
in memoria di mio nonno Shlomo ben Hana Bekhor
Chi volesse dedicare una lezione mp3 alla memoria o in onore di un lieto evento, può contattarmi shlomo@mamash.it
Rav Shlomo Bekhor
Qui sotto si trova una nuova sezione di commenti.
Tutti sono invitati a scrivere e partecipare e rendere attive queste lezioni.
≈ ≈ ≈
Virtual Yeshiva non ha nessun finanziatore pubblico.
Virtual Yeshiva non fa pagare nessuna iscrizione al sito perché vogliamo che la Torà sia accessibile a tutti.
Se ascolti le lezioni aiuta a mantenere viva questa grande opera di divulgazione di Torà che cresce ogni settimana con nuove lezioni (390 lezioni).
Purtroppo alcune lezioni si trovano sul vecchio sito e altre sul nuovo e non abbiamo ancora finito di fare il passaggio e di completarle delle parti mancanti. È necessario ancora tanto lavoro. Per questo facciamo appello a tutti gli utenti/alunni perché sostengano economicamente questa grande impresa.
Aiutando Virtual Yeshiva potrete diventare soci nella diffusione della Torà e così finiremo presto anche il nuovo sito, Bezrat Hashem.
sono deducibili dalla “decima”. Per saperne di più scrivimi un email.
rav Bekhor
≈ ≈ ≈
B’H’ SHALOM CARISSIMO RAV SHLOMO,
è proprio come dici nel SHIUR: l’idolatria colma il vuoto della mancanza di affetto ke gli esseri umani spesso hanno; in psicologia si kiama transfert cioè si trasferisce sull’oggetto dell’idolatria la mancanza ed allora il centravanti della squadra del cuore quando fa gol ripaga di quel gol ke nella sua vita il tifoso nn riesce a fare. Si identifica col suo “idolo” ke vince per lui, lo stesso accade se l’idolo è un cantante di successo od una star del cinema o una automobile ke la Domenica viene lavata e lucidata. KBH ci dice di nn cercare l’affetto o l’AMORE su oggetti o situazioni materiali e/o mondane ma solo in Lui ke è anke dentro di noi pronto a darci tt quella Forza di cui abbiamo bisogno. Certo nn lo vediamo palesemente ma se ci sforziamo se stiamo bene attenti KBH è dappertutto, nn siamo mai soli. SKOIAH,HAZAK BARUH
Caro Rav Bekhor, Quanti falsi dei nella religione cristiana Mi vengono i brividi nel constatare che questa religione è piena idoli, Chiese con icone di tutti i generi e non solo. Pezzi presunti della croce di Gesù, chiodi della croce, spine della corona del Cristo. Madonne nere, Gesù bambini, ogni sorta di santi. Raffigurazioni che regalano le indulgenze plenarie, come se fosse l’uomo quello che ha il potere di perdonare i peccati altrui. Tutte cose che distolgono da colui che deve veramente essere pregato. Quanto vuote sono le anime delle persone che si rifugiano ad adorare tutte le cose che ho elencato. Persone che hanno paura della vita, ma soprattutto non credono nella potenza di D-o. Ribadisco ancora una volta che D-o è unico e solo lui ha il potere di fare tutto. Io non voglio lasciarmi incantare e deviare dai falsi dei. Shalom
[…] http://www.virtualyeshiva.it/2011/02/16/ki-tissa-5771-idolatria-ingannevole-riempiment/ […]
Sono cristiano, ma faccio tesoro dei vostri insegnamenti, non sarei pero’ intransigente nel considerare il cristianesimo una sterile e superstiziosa forma di idolatria: questa si può trovare dappertutto, anche nell’ebraismo, attraverso ad esempio l’ossessione normativa.
Vi mando un caro saluto, sperando di poter comunicare ancora in maniera costruttiva ed equilibrata.