MATTOT: REUVEN E GAD: SPIRITUALITA TOTALE MA COMPLEMENTARE
In questo periodo di recessione spesso, per guadagnare molto meno di una volta, siamo costretti a lavorare il doppio e spesso questo va a scapito del tempo che sarebbe giusto trascorrere in famiglia.
Questo accade gradualmente; quasi senza accorgercene scivoliamo in una situazione ambigua: crediamo di fare la cosa giusta, di sacrificarci per i nostri cari, perché a loro non manchi niente e finiamo col privarli di una cosa importantissima, la nostra attenzione e vicinanza.
Il denaro, che dovrebbe essere al nostro servizio, rischia di diventare il nostro padrone, di dominarci. La differenza tra il lavoro che si trasforma in una minaccia e un danno per la famiglia stessa e il lavoro di chi, pur impegnandosi tanto, fa veramente il bene della sua famiglia è grandissima. Solo che il velo che separa questi due “stakanovisti” è sottilissimo, e si rischia molto facilmente di passare da una parte all’altra.
Tale differenza si esprime, in modo analogo, nel differente approccio delle tribù di Gad e Reuven e degli esploratori, riguardo al rifiuto di ereditare la Terra Promessa. Il sacrificio degli uni per il proprio popolo, andando a combattere in prima linea (come il lavoratore che si sacrifica SOLO per il bene della famiglia), contrapposta all’egoismo degli altri. Infatti, gli esploratori antepongono le proprie PERSONALI emozioni, alla loro missione e al programma divino. Come il lavoratore che trascura tutti, con la nobile scusa di agire per il bene della famiglia, mentre in realtà sta dando sfogo alle sue ambizioni di carriera e al desiderio di superare agli altri.
BESHALLAKH: LE DUE FACCE DELLA TUA SPOSA!
Il significato e il valore del matrimonio: come apprezzare il proprio/la propria coniuge.
Vengono esplorate le parti esteriori ed interiori di una persona, analizzando qual è la più importante, insegnandoci a rivelare il potenziale nascosto, come fece Yossèf!
VAYIGGASH: COME VINCERE LA TRISTEZZA
Il comportamento di Yossèf verso i fratelli, la sua capacità di perdonare e far vincere l’amore sopra al rancore, diventa insegnamento per affrontare i momenti difficili, i problemi che incontriamo. La grande sensibilità che Yossèf dimostra verso il padre, la sua capacità di cogliere gli stati psicologici degli altri, ci guidano nel giusto comportamento, nel saper trovare l’equilibrio vincente nella vita! Non sono gli eventi a darci tristezza nella vita, ma il modo in cui noi li interpretiamo!
MIKKETZ: SOGNI, DUE FACCE OPPOSTE DELLA STESSA MONETA
Il sogno è condizionato spesso dalla vita quotidiana e non necessariamente ha un valore reale. Il Talmud nel trattato Berachot dice: “Cosa significa un sogno?”. Il Talmud riporta che i sogni non hanno un riflesso reale nella vita, ne sono spesso una distorsione, ma al contempo certi sogni possono essere un messaggio dal Cielo e avere importanti conseguenze. Dalla vicenda di Yossèf, attraverso gli insegnamenti chassidici, viene approfondita l’ambivalenza dei sogni, arrivando a riconoscerne il lato negativo e quello positivo, l’analogia con l’esilio, con il mondo, e il significato del Tikkun.
VAYETZE: LA SCALA DI YAKOV E L’INFERNO DEL BAAL SHEM TOV
La scala di Yaakòv, chiave di lettura per le due identità che ciascuno di noi possiede: l’immagine materiale e quella spirituale. Una lezione, che attraverso la mistica ebraica e gli insegnamenti chassidici, ci porta a scoprire come risvegliare il grande potenziale spirituale dentro di noi.
VAYIGGASH: COME YOSSEF HA SISTEMATO LA SUA FAMIGLIA DISTRUTTA!
L’ìncontro e la pace riottenuta tra Yossèf e i suoi fratelli. La storia di Yossèf, nella rivelazione con i fratelli, presenta significati profondi sul percorso del pentimento, e grandi valori, molto attuali oggi, per “recuperare” l’unione della propria famiglia.
MIKKETZ: SOSTANZA CONTRO BELLEZZA
I dettagli dei sogni di Yossèf. Un percorso ricco di insegnamenti talmudici e halachici, che ci portano ad analizzare il criterio delle priorità nella Torà e nella nostra vita: l’importanza dell’essenza profonda, della sostanza. La prevalenza della consistenza sulla superficialità e la bellezza. Anche i greci come gli egizi davano precedenza alla superficialita esteriore piuttosto che all’essenza, esattamente l’opposto rispetto all’ordine di priorita della Torah. Il valore di khanukkà, come vittoria della spiritualità sul materialismo.
VAYESHEV: ESISTE CON HASHEM UN RAPPORTO NEUTRALE?
Il pozzo di Yossèf, vuoto ma pieno di serpenti e scorpioni, è paragonabile al cervello di una persona che, senza parole di Torà, si riempe di cose negative, chi si stacca da D-o entra nell’idolatria. Da questo insegnamento si può comprendere il parallelismo con l’educazione del figlio, se essa manca quest’ultimo non crescerà neutrale. Lo studio della Torà, che è di natura trascendentale, richiede l’annullamento. L’umiltà è la base dello studio.
VAYIGGASH: PIANGERE O NON PIANGERE?
L’esilio di Yossèf ci insegna l’importanza di utilizzare la condizione di esilio stessa come un utile stimolo per migliorare per cambiare per agire in modo propositivo. Come riconoscere in una condizione negativa gli aspetti positivi, individuando che tutto viene dall’Altissimo ad uno scopo.
VAYESHEV: COME SI PUO ESSERE FELICI IN PRIGIONE!
Khanukkà e Purim feste simili ma al contempo molto diverse. Una spirituale, l’altra materiale, miztvòt diverse, collegate alle origini stesse trascendentali delle due festività. La prigionia di Yossèf assume un grande valore, non tornando a casa, dimostrando come nella vita tutto viene dall’Altissimo. Ogni fatto della vita ha un significato. Yossèf non cede alla tristezza, resta positiva, la felicità è in ogni momento una nostra scelta. Essere positivi porta bene a noi e al mondo intero! Solo con la positività si può innalzare questo mondo!